Molte testimonianze sono ormai completamente abbandonate, affidate all'opera di cancellazione del tempo atmosferico e cronologico.
All'estremo opposto troviamo quelle che sono state "recuperate" con molta fantasia (e violenza) per farne resort di lusso.
Ma la virtù sta nel mezzo. E allora esistono, per fortuna, esempi virtuosi di recupero fedele alla storia, dove il riutilizzo della masseria in chiave nuova è fatto con attenzione e buon senso.
Ecco che il complesso masserizio risulta valorizzato nel senso vero del termine: arricchito di valore.
Un esempio? Mi viene in mente la Masseria Chicco Rizzo, situata nelle campagne tra Sternatia e Martignano, in piena Grecìa Salentina.
Quello che una volta era luogo di lavoro duro nei campi, oggi è un bellissimo agriturismo, luogo ideale per il relax a contatto con la natura. E' luogo degno del Turista per eccellenza, poichè è carico dell'"energia del viandate": è situato, infatti, su un antico asse viario romano che collegava lo Ionio con l'Adriatico.
La vocazione agricola del posto è rimasta intatta, permettendo la produzione di cibi sani e gustosi, primo fra tutti l'olio extra-vergine d'oliva, che ha ottenuto la denominazione DOP, e l'aloe, pianta dalle innumerevoli virtù.
Chi è stato alla Bit 2013, l'annuale Borsa del Turismo, molto probabilmente ha incontrato i ragazzi dell'Agriturismo che, con l'accoglienza calorosa che li caratterizza, allietavano i visitatori in gustosissimi laboratori di cucina pugliese, preparando i dolci pasquali della tradizione grika: coddime e cuddhure.
Sul loro profilo facebook (Agriturismo Masseria Chicco Rizzo) si possono vedere le foto dell'evento.
foto dalla pagina facebook di Agriturismo Masseria Chicco Rizzo - BIT 2013 |
È proprio lo stesso principio che è alla base di un mio piccolo nuovo progetto. Sono sicura che questo tipo di rivalorizzazione e di turismo sia il futuro del Salento. Ti terrò aggiornata ;-)
RispondiEliminaGrande Caterina! Anche io cerco di orientare i miei passi in questa direzione :) Aggiorniamoci!
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