sabato 2 marzo 2013

Chicco Rizzo, sui passi del viandante

Massima espressione del Salento rurale sono le masserie, "piccole" fortezze agricole dove storicamente si produceva di tutto per il fabbisogno della comunità che lì lavorava e viveva.
Molte testimonianze sono ormai completamente abbandonate, affidate all'opera di cancellazione del tempo atmosferico e cronologico.
All'estremo opposto troviamo quelle che sono state "recuperate" con molta fantasia (e violenza) per farne resort di lusso.
Ma la virtù sta nel mezzo. E allora esistono, per fortuna, esempi virtuosi di recupero fedele alla storia, dove il riutilizzo della masseria in chiave nuova è fatto con attenzione e buon senso.

Ecco che il complesso masserizio risulta valorizzato nel senso vero del termine: arricchito di valore.
Un esempio? Mi viene in mente la Masseria Chicco Rizzo, situata nelle campagne tra Sternatia e Martignano, in piena Grecìa Salentina.

Quello che una volta era luogo di lavoro duro nei campi, oggi è un bellissimo agriturismo, luogo ideale per il relax a contatto con la natura. E' luogo degno del Turista per eccellenza, poichè è carico dell'"energia del viandate": è situato, infatti, su un antico asse viario romano che collegava lo Ionio con l'Adriatico.
La vocazione agricola del posto è rimasta intatta, permettendo la produzione di cibi sani e gustosi, primo fra tutti l'olio extra-vergine d'oliva, che ha ottenuto la denominazione DOP, e l'aloe, pianta dalle innumerevoli virtù.
Chi è stato alla Bit 2013, l'annuale Borsa del Turismo, molto probabilmente ha incontrato i ragazzi dell'Agriturismo che, con l'accoglienza calorosa che li caratterizza, allietavano i visitatori in gustosissimi laboratori di cucina pugliese, preparando i dolci pasquali della tradizione grika: coddime e cuddhure.

Sul loro profilo facebook (Agriturismo Masseria Chicco Rizzo) si possono vedere le foto dell'evento.

foto dalla pagina facebook di Agriturismo
Masseria Chicco Rizzo - BIT 2013

2 commenti:

  1. È proprio lo stesso principio che è alla base di un mio piccolo nuovo progetto. Sono sicura che questo tipo di rivalorizzazione e di turismo sia il futuro del Salento. Ti terrò aggiornata ;-)

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    1. Grande Caterina! Anche io cerco di orientare i miei passi in questa direzione :) Aggiorniamoci!

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