lunedì 17 settembre 2012

Decima parte del raccolto

Bulbo di Zafferano pronto per essere interrato
Sternatia, Anno Domini 1463.
Da quando, due decenni fa, la regina Maria d'Enghien ha deciso di aumentare le tasse, è una continua lotta. Non so se ce la faremo a pagare tutto.
L'intera contea di Soleto, di cui Sternatia fa parte, insieme a  Soleto stessa, San Pietro di Galatina, Cutrofiano, e ai casali di Sogliano e Zollino, si lamenta.
Ma non possiamo far nulla, se non mettere da parte quella parte che ci chiedono, e pagare. Considerare come se non fosse nostra. Così forse ne sentiremo meno la mancanza.

Qui a Sternatia la regina è stata più esigente rispetto agli altri borghi. A loro ha chiesto solo una parte del raccolto di cereali, vino e zafferano. A noi, invece, la decima colpirà anche le olive.
E' vero che negli ultimi anni la nostra produzione è aumentata, ma anche le famiglie da sfamare sono aumentate: ora, in paese abitano anche molti albanesi.
Sono preoccupato per una cosa, in particolare: forse questo aumento delle tasse porterà i nostri padroni a fare delle scelte che feriranno il mio cuore, perchè colpiscono la storia della mia famiglia. 
Da generazioni e generazioni siamo contadini di questa terra. Sovrani diversi son passati da qui, ma noi siamo sempre immobili.
La nostra terra è stata addomesticata da noi, ma il lavoro non finisce mai.
E' soprattutto in estate che ci dobbiamo rimboccare le maniche, perchè piove poco, e questa terra sassosa e ferrosa ci invita veramente ad una gara di resistenza e forza: a colpi di zappa dobbiamo frantumare tutto, zolla dopo zolla.
A vedere il nostro raccolto, non diresti che ci vuole tutta quella fatica. 
Ma è così.
La coltura più faticosa è quella che richiede più delicatezza: lo zafferano. Distese di fiorellini dal pistillo rosso e profumato, da raccogliere uno ad uno, con le punte delle dita.
E poi bisogna essiccarlo, per poterlo conservare e vendere.
Di conseguenza, da cinque libbre verdi se ne riesce a ricavare una secca.
Ma la spesa vale l'impresa, se penso a quello che si può fare con questa polvere: si può usare in cucina, in medicina e per colorare le stoffe.
E' probabile che, pensando alla decima da pagare per ciascuna delle nostre colture, i nostri padroni scelgano di incrementare quelle più redditizie, trascurando le più costose.
E a pagarne il prezzo potrebbe essere proprio lo zafferano. 

Fonti: 
"Nuova descrizione geografica e politica delle Sicilie - Tomo III" Giuseppe Maria Galanti - 1789 
"Potere politico e comunità locali nella Puglia Tardomedievale" - Carmela Massaro - 2006

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