mercoledì 8 agosto 2012

Grutta, la mia Grottella

non solo un tana per volpi

Pietre. Grandi massi smussati da onde che un tempo arrivavano qui, dove ora c'è solo l'acqua dell'aria, l'umidità dello scirocco, le gocce di rugiada o la pioggia, a volte.
Pietre. Forme quasi regolari ammassate senza un senso apparente, mosse dal tempo che vorrebbe nascondere un segreto.

Quello che resta tra una pietra e l'altra è un'apertura, colmata pian piano da terra, erba secca, pietre.
Solo le volpi hanno il coraggio di entrarci e trovarci un riparo, dare lì sotto la vita ai propri piccoli.
Diteci, care volpi, cosa vedete in fondo al tunnel?
Resta qualcosa, se è mai esistito, di quella che la tradizione orale chiama "La Grutta"?
E' una grotta naturale o scavata dall'uomo?
E' dipinta? E' stata abitata? Ci sono tracce della presenza dei miei antenati?
Perchè è stata condannata all'oblio?
Perchè io sento il bisogno di strapparla all'oblio?
E perchè sento che è difficile trovare qualcuno che mi aiuti, senza profanare il luogo, senza svegliare questa bellezza dal suo sonno di pace?

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